L’obiettivo primario dell’email marketing è quello di coinvolgere e rendere partecipi i lettori delle iniziative e delle attività dell’azienda che effettua la comunicazione. Tali comunicazioni possono essere atte a informare, educare o vendere, ma qualunque sia la ragione, l’email marketing è tuttora uno dei migliori metodi di utilizzo del web per espandere il proprio business e la portata del proprio brand.
Questi princìpi cardine valgono anche per le società sportive, sia per quelle professionistiche che per quelle amatoriali. Tutti i club sportivi hanno infatti dei tifosi e simpatizzanti che aspettano solo di ricevere informazioni sulla propria squadra del cuore attraverso molteplici mezzi di comunicazione. E il mezzo e-mail, nonostante l’avvento dei social network abbia cambiato alcune prospettive e metodologie, rimane senza dubbio uno degli strumenti più efficaci e popolari.
Attraverso l’e-mail marketing, le società sportive possono creare delle reti di relazioni con due degli attori principali del panorama sportivo: i tifosi (nel caso dei club amatoriali, anche gli atleti) e gli sponsor, sia reali che potenziali.
Fidelizzazione dell’atleta e del tifoso
Praticamente ogni club sportivo oggi ha a disposizione un sito internet con apposite aree riservate a coloro che decidono di iscriversi per accedere a contenuti extra o per ricevere – settimanalmente o mensilmente – news sulla squadra o sugli eventi organizzati dalla società. Oggi moltissimi club sportivi utilizzano il web per avere i contatti dei propri tifosi e la passione di questi ultimi è la molla che li spinge ad andare loro stessi alla ricerca di informazioni. E, in questo senso, dare il consenso è un mezzo che permette loro di entrare direttamente in comunicazione con il club.
La richiesta del consenso è appunto uno degli aspetti cruciali del rapporto club / tifoso nel momento in cui si parla di e-mail marketing. E, perché questo processo vada a buon fine, è fondamentale che coloro che compilano il form di iscrizione abbiano la percezione di ricevere dei benefici, che – negando il consenso – non potrebbero altrimenti avere.
Nel caso delle squadre professionistiche, gli utenti “members” possono ad esempio usufruire di particolari vantaggi, come prelazioni sui biglietti, sconti sui prodotti che sponsorizzano il club, e via dicendo. Questi, uniti ad un’efficace campagna e-mail, possono permettere al club di creare un canale diretto di comunicazione con il tifoso, che potrà ricevere aggiornamenti sulla propria squadra del cuore direttamente sulla propria casella di posta.
Nel caso delle squadre amatoriali, il discorso ha caratteristiche diverse, ma componenti simili. Perché è pur vero che il seguito della tifoseria non sarà numericamente elevato come per le squadre professionistiche, ma – per le squadre amatoriali – saranno gli stessi atleti ad avere interesse a ricevere news e aggiornamenti sulle iniziative del proprio club. Pertanto, delle newsletter ben mirate potranno favorire sul sviluppo di una relazione ancora più stretta, in cui i riceventi vestiranno il doppio ruolo, sia di tifosi che di atleti.
In tutte le situazioni, l’aspetto cruciale è proprio il sottolineare come – attraverso l’iscrizione alla newsletter – si possano ricevere dei benefici, che vanno specificati nella maniera più semplice ed efficace possibile. Siano essi “aggiornamenti sulla propria squadra”, “guarda in anteprima la nuova maglia”, o altro, l’aspetto principale è appunto la creazione di un’aspettativa da parte di chi riceve il messaggio, che sarà quindi portato a leggerne con attenzione il contenuto. Tutte queste componenti giocano un ruolo cruciale nella fidelizzazione dei tifosi. Questi infatti sono già di per sé al centro del fenomeno sportivo. E un piano comunicazione ben mirato può far sì che lo siano maggiormente e, soprattutto, che si sentano tali.
Ricerca di sponsor
La fidelizzazione dei tifosi e dei supporters è però solamente una delle aree in cui le società sportive possono operare attraverso l’email marketing. In un mondo in cui enormi somme di denaro circolano nelle mani di pochi professionisti, le società amatoriali, promotrici del grass-roots sport – l’attività sportiva di base – sono costantemente infatti alla ricerca di nuovi sponsor che li aiutino ad autosostenersi.
In questo contesto, l’e-mail marketing può contribuire notevolmente. Liste aziendali di e-mail, profilate per area geografica e dimensione – come quelle di Bancomail – possono essere infatti utilizzate dalle società sportive con profitto. Non a caso, nel settore sportivo, il ROI può raggiungere buoni livelli per entrambe le parti in causa.
La società sportiva, da un lato, utilizzando liste profilate, può promuovere la propria attività alla ricerca di potenziali finanziatori che possano contribuire allo sviluppo dell’attività sportiva e del proprio brand sul territorio. Le aziende sponsor, dall’altro, possono ottenere dallo sport una vetrina rilevante che – a fronte di una spesa iniziale – può incrementare notevolmente la propria visibilità e, di conseguenza, il proprio volume di affari.
La chiave perché questo processo vada a buon fine è ovviamente il contenuto del messaggio tra club e aziende. Questo dev’essere chiaro, conciso e non dispersivo, in modo da riuscire a suscitare interesse. Ogni società sportiva ha ovviamente le sue caratteristiche diverse, unitamente al proprio percorso e alla propria storia, ma il leit-motiv da sottolineare – e che di fatto accomuna – è il muovere settimanalmente centinaia, se non migliaia, di persone (tra atleti e tifosi) al seguito delle proprie attività. E il porre l’accento su questo patrimonio può contribuire senza dubbio all’avvicinamento di aziende interessate ad una sponsorship.
Lo sport, del resto, oltre ad avere una componente ludus, sta diventando, con il passare degli anni, sempre più un business economicamente rilevante. E, soprattutto per le società più “piccole”, promuovere la propria attività sul territorio attraverso mezzi come i social network, le e-mail e il web, può rappresentare uno strumento di sopravvivenza da non sottovalutare.