C’è una ragione per la quale la vostra casella di posta sembra essere sempre stracolma: l’e-mail marketing funziona. Ma le aziende possono gestire in maniera più intelligente il conteggio delle email ricevute.
È una tradizione post-vacanze natalizie, insieme con il riciclo dei regali indesiderati e di fare più esercizio fisico: trascorrere qualche ora a ripulire la propria casella mail.
Se vi state chiedendo perché i marketers sembrano interessati a mandarvi sempre più messaggi via email, vi assicuriamo che esiste una spiegazione semplice: l’email marketing funziona.
Lo sappiamo: per capire come sarà il trend futuro di mercato in Europa, occorre sempre dare un occhio a quello che succede negli Stati Uniti, precursori delle tendenze. L’email resta più efficace per acquisire clienti rispetto ai canali social, quasi 40 volte in più rispetto all’azione combinata di Facebook e Twitter.
Alcuni studi sull’efficacia dell’email marketing avevano già confermato come le campagne di Direct Email Marketing siano uno strumento evergreen nel ventaglio di strategie di marketing online delle aziende.
Questo perché il 91% di tutti i consumatori degli Stati Uniti utilizza quotidianamente l’email, e il tasso di acquisto rapido tramite email non risulta solo essere 3 volte superiore a quello dei social media, ma il valore medio degli ordini è anche superiore del 17%.
Per questo motivo gli uomini di marketing incrementano le attività commerciali mediante il canale email.
Naturalmente, non stiamo dicendo che le aziende dovrebbero spammare in maniera insensata, ma effettuare campagne oculate per sfruttare al massimo le potenzialità dell’email marketing.
Per questo è assolutamente necessario definire il corretto target: questo “must” per le strategie di digital marketing va accostato ovviamente a messaggi che devono essere sempre più customizzati al fine di raggiungere lo scopo prefissato dalle politiche di email marketing.
L’apertura dell’email commerciale è solamente il primo passo nel cammino che conduce ad un potenziale accordo commerciale.
Ricordiamoci che la maggior parte dell’email è aperta tramite mobile: secondo li dati di Google, il 61% dei destinatari difficilmente tornerà su un sito in cui ha riscontrato problemi di navigazione, ma non solo…
In caso di problemi di navigazione, il 40% degli utenti potenzialmente interessati al vostro business passerà al sito dei vostri concorrenti.
Perché rischiare? 😉