DEMetrio ha realizzato una campagna di Email Marketing con un testo talmente accattivante da fare invidia ai migliori copywriter, e una landing page perfetta per il messaggio dell’email.
Ha profilato il target dal suo database di indirizzi email ed effettuato invii di prova. È tutto pronto per inviare la sua campagna DEM. O forse no.
DEMetrio non ha pensato a cosa scrivere nell’oggetto della sua email e si trova costretto ad improvvisarlo.
Il mancato studio dell’oggetto dell’email è un errore che può rovinare il successo della campagna di email marketing: un oggetto poco invitante, efficace e coerente con il messaggio può indurre i destinatari a non aprire la mail, vanificando gli sforzi fatti in sede di creazione della campagna DEM. L’oggetto ha lo scopo di anticipare il contenuto dell’email, rendendolo interessante.
Il primo dei dieci errori da evitare nell’email marketing è proprio questo: non concentrarsi sull’oggetto dell’email.
Quali strategie implementare nello studio dell’oggetto per le vostre newsletter e campagne di email marketing?
1. Siate specifici
Ci sono generalmente due tipologie di messaggio che le aziende inviano al proprio target: email promozionali o aggiornamenti via newsletter.
Ogni volta che si lavora sull’oggetto è necessario essere chiari circa il proprio obiettivo.
Quando si tratta di email transazionali, l’approccio migliore per l’oggetto è la specificità, così che i clienti sappiano esattamente il messaggio che stanno per aprire. Questo aspetto, che potrebbe sembrare controproducente, in realtà si rivela essere l’approccio migliore: il destinatario che conosce il motivo per cui riceve l’email sa cosa aspettarsi. Otterrete in questo modo l’attenzione dell’utente.
Quando invece non inviate email transazionali o di notifica, probabilmente il taglio del vostro messaggio sarà indirizzato verso una newsletter o una campagna promozionale. In questo caso il vostro oggetto deve essere originale e stimolante, cercando di creare curiosità nel destinatario finale.
Incuriosire è un’impresa non facile, ma una regola utile è quella di porre domande all’interno dell’oggetto, oppure inserire una call to action dedicata o una promozione particolare.
2. Localizzate, Personalizzate e Targettizzate l’oggetto dell’email
Utilizzare attributi personalizzati e attuando azioni mirate per adattare l’email e l’oggetto al cliente finale a cui si sta inviando è uno degli aspetti più importanti in una campagna per l’email marketing.
Quando personalizzate l’oggetto, ci sono alcuni elementi che potete utilizzare e valutare tramite il test A/B
– Nome e Cognome del destinatario o nome dell’azienda: potrebbe essere comune, ma vale la pena di provare!
– Modificare i dettagli dell’oggetto in base alla localizzazione del target oppure al periodo in cu si effettua l’invio
– Utilizzare alcuni dettagli delle azioni che il cliente può effettuare sul vostro sito: che cosa fa il cliente sul tuo sito? Quali prodotti/servizi preferisce e quali funzionalità utilizza?
3. Testate l’oggetto dell’email, sempre.
La leggenda più diffusa sull’oggetto dell’email è che sia più performante se costituita da poche parole. Nulla di vero in questa affermazione. Le statistiche dimostrano che non esiste una regola fissa sulla lunghezza dell’oggetto, ma dipende dal target di riferimento.
Cosa fare quindi per capire quale oggetto sia giusto? La cosa migliore da fare è un test A/B su differenti tipologie di oggetto
4. State attenti all’oggetto…ma non solo
Non spendete tempo solamente ad ottimizzare l’oggetto dell’email, ma anche i campi mittente e la short preview dell’email. Perché?
Ci sono alcune cose che potreste provare:
– Inserite il nome dell’azienda nel campo mittente: anziché scrivere il vostro nome e cognome, che potrebbe essere sconosciuto ai destinatari di una email transazionale o DEM in ambito B2B, utilizzate una forma ibrida (ad esempio “Demetrio | Bancomail” ). Menzionare il nome della vostra azienda è buon uso se godete di una buona reputazione oppure se il vostro brand è riconoscibile; è inoltre un ottimo modo per fare branding e generare credibilità.
– Utilizzate un tag H1 che abbia significato: non bisogna mai “buttare” il tag H1 nel corpo della vostra email. Siate certi di aver incluso il tag H1 nella parte alta del contenuto dell’email, che sia rilevante e che fornisca una buona idea del contenuto della campagna di email marketing. Usate sempre a vostro vantaggio l’anteprima del messaggio e giocatelo a vostro favore inserendo al suo interno un contenuto interessante.
DEMetrio ha imparato la lezione e la prossima campagna di email marketing avrà un oggetto studiato su misura. E voi avete imparato la lezione? 😉