Siamo pronti: abbiamo confezionato la nostra comunicazione a regola d’arte, abbiamo il nostro database di indirizzi dei destinatari pronto all’uso, lanciamo l’invio e attendiamo i primi feedback… ma sorge un dubbio: abbiamo preso le misure sufficienti a scongiurare il pericolo di finire nella cartella di posta indesiderata?
Uno dei problemi principali di chi decide di intraprendere un’operazione di email marketing è proprio la deliverability.

Come fare per assicurarsi una buona consegna?

Dobbiamo sfruttare determinati accorgimenti che distinguono la nostra comunicazione dai messaggi di spam. Esistono, infatti, i cosiddetti filtri antispam che hanno il compito di analizzare le email in arrivo e smistarle, lasciando passare quelle che superano alcuni requisiti e marchiando le altre. Al termine dell’analisi, le email che hanno più elementi “minacciosi” vengono cestinate, altre possono passare contrassegnate come spam e finire nella cartella di posta indesiderata per rimettersi al giudizio del destinatario.

Le tecniche di filtraggio sono basate su: regole dettate dagli utenti, statistiche matematiche in base a caratteristiche di contenuto e grafica, black list (lista di domini cui è vietato accedere ad un mail service per l’invio) e white list (lista di domini cui è permesso inviare, da notare la potenziale revocabilità di questo status qualora vengano infrante regole).

Entriamo nel dettaglio delle misure preventive attuabili dal mittente:

Scelta mirata delle parole

I messaggi di spam sono caratterizzati dalla massiccia presenza di parole come clicca qui!, gratis, soldi facili, omaggio, gratuito e via dicendo. Quindi è meglio evitarle e costruire il messaggio attorno al contenuto che si vuole trasmettere in modo semplice, chiaro e diretto. Sarà poi il destinatario interessato ad approfondire. Molto importante indicare chiaramente i canali attraverso cui l’interessato può contattare il soggetto mittente.

Scelta mirata del layout

Limitare l’uso del colore, l’uso del maiuscolo, l’uso enfatico della punteggiatura, tutte caratteristiche dei messaggi spam. Scegliere quindi colori sobri e ricordare che il maiuscolo equivale a urlare, perciò ridurlo allo stretto necessario. Il consiglio, anche per il layout, è quello di puntare alla chiarezza e alla pulizia grafica in modo da rendere il messaggio facilmente fruibile.

Scelta mirata dell’oggetto

Evitare, anche qui, il maiuscolo, troppi caratteri di punteggiatura e le parole indicate sopra per il contenuto. Evitare anche di mettere il nome del destinatario, dettaglio che allerta particolarmente i filtri antispam. L’oggetto della mail è un’anteprima di quanto viene spiegato nel contenuto, è utile, perciò, sintetizzare con pochissime parole quello di cui si parlerà ricordandosi di mantenere un profilo sobrio e non enfatico.

Le immagini

Attenzione a formulare un messaggio con troppe immagini in quanto i filtri antispam non ne controllano il contenuto e quindi un massiccio utilizzo potrebbe compromettere la consegna corretta dell’email.

La deliverability del messaggio potrebbe essere pregiudicata anche da un’ azione diretta del destinatario che può segnalare potenziali spammer e impostare il blocco di ricezione delle mail da un determinato indirizzo email. In questo caso, l’unico modo per evitare questo provvedimento, è quello di mantenere una buona reputazione agli occhi dei nostri destinatari. Qui ci vengono in aiuto le regole dell’email writing.

Per approfondimenti sui punti trattati, vi rimandiamo ai prossimi articoli!