Quando si tratta di best practices i consigli abbondano, alle volte in modo contradditorio. Almeno una volta siamo tutti finiti a leggere disamine sul miglior colore per i bottoni CTA: rossi, verdi o blu? La verità è che la questione dovrebbe vertire non tanto sul colore in sè, ma sull’equilibrio e il contesto nel quale questo è inserito.
Perciò? Come fare a sapere quale colore è più performante sulla tua campagna Email? Nessuno potrà darti una risposta assoluta. Ecco perchè l’A/B Testing è così importante.
Chiamato anche Split Testing, l’A/B Test è un modo piuttosto semplice e ormai automatizzato per verificare le performance di una campagna in tempo utile per aggiustare il tiro e ottenere i migliori risultati. Un A/B test si compone generalmente di due differenti versioni di un messaggio e di una lista di destinatari. Gli attuali ESP (Email Service Provider) dispongono di strumenti automatizzati che spediscono i due messaggi a due porzioni casuali del tuo database. Dopo un tempo stabilito, l’ESP analizza l’indice di performance e stabilisce il messaggio più efficacie da spedire al resto della tua lista di destinatari.
Come fare un A/B Testing?
Poniti un obiettivo.
Non puoi iniziare un A/B Test senza un obiettivo. Quali risultati vuoi ottenere? Se il tuo risultato deve ottenere l’aumento dell’open rate, allora devi concentrarti sulla coppia oggetto – data e ora di invio. Se invece ambisci a più download di una risorsa gratuita, allora, dovrai focalizzarti sul contenuto e il design della tua email.
Puoi testare molti aspetti della tua email, come per esempio
- Oggetto
- Layout
- CTA (Call to Action)
- Headline
- Copy e Tone of Voice
- Bottoni: colori, testi, posizione
- Offerte e incentivi
- Data e ora di invio
Usa metriche facili da analizzare
E’ opportuno differenziare di un solo elemento i messaggi da testare, diversamente sarà difficile conoscere quale fattore ha reso un’email vincitrice.
Definisci una scadenza
Quanto tempo occorre per stabilire l’email vincitrice? Dipende. Se stai inviando un’offerta a tempo, le tempistiche per il test saranno necessariamente molto limitate e in proporzione al tempo disponibile. In tutti gli altri casi, non c’è fretta, dai ai destinatari il tempo di interagire con il messaggio. In base alle statistiche dei tuoi precedenti messaggi, dovresti conoscere il tempo medio di reazione.
Ambiente di test e produzione devono combaciare
Se il tuo test viene eseguito di mattina, anche l’email vincitrice dovrebbe essere spedita di mattina. Cambiare le condizione dell’invio globale non assicura sulla ripetitività dei risultati!
Stabilisci una percentuale
Se la tua audience di test è fatta di una decina di utenti, allora l’esame non avrà validità. Per chi non ama la statistica, consigliamo di selezionare un campione random di utenti in quantità tra il 10% e il 15% rispetto al totale.
I test non finiscono mai
Nonostante tu ora conosca molto meglio i gusti dei tuoi destinatari e le caratteristiche migliori per alzare il tuo open rare, non fermare qui la tua voglia di conoscere. Continua a mettere sotto torchio le tue newsletter per esempio mettendo a confronto oggetti molto corti contro altri più lunghi.
Cerca di conoscere molto bene ciascun segmento a cui ti rivolgi. Ciò che funziona per uno, potrebbe non funzionare per un altro – e allo stesso modo ciò che funziona oggi, potrebbe non funzionare tra qualche mese.
Se continui a testare, insomma, continuerai a migliorare.