L’email marketing resta una delle strategie più efficaci di web marketing, non ci stanchiamo di ripeterlo non solo perché è ciò che facciamo in prima linea, ma perché ci crediamo fortemente. D’altronde le statistiche non ci danno torto: l’E-mail Marketing Consumer Report pubblicato da Contact Lab relativo all’anno 2009 evidenzia l’importanza di questo strumento. Solo il 6% degli utenti intervistati dichiara di non aver sottoscritto alcun servizio di newsletter. Al contrario, un utente su cinque è iscritto a più di dieci mailing list.

Ciò nonostante, l’assenza di una precisa strategia nelle spedizioni – a cui ancora oggi assistiamo spesso – comporta un effetto contrario all’obiettivo principale di una campagna email: acquisizione e fidelizzazione.

Settembre è alle porte,  quale occasione migliore per esaminare la propria strategia di email marketing? Prima di riprendere progetti e contatti, controlliamo di non commettere nessuno di questi errori davvero comuni!

Spieghiamo la nostra assenza

Non risultate invadenti! Se non comunicate da tempo con un cliente o se rientrate da un periodo di ferie, salutate i vostri destinatari prima di inviare loro messaggi commerciali.

Destinatari impersonali

La comunicazioni tramite email devono essere lineari e dirette. Evitate di inserire l’indirizzo del destinatario in CC e controllate che il nome venga visualizzato correttamente. Una comunicazione impersonale verrà subito etichettata come spam, quindi affinché il messaggio promozionale sia convincente, il destinatario deve sentirsi importante e riconosciuto. Si tratta di uno degli errori più comuni, spesso causato da  una gestione casalinga dei propri contatti.

Formato del messaggio

Email non ottimizzate probabilmente non verranno lette. Per non inificiare la bontà di una comunicazione, non inviate messaggi con una struttura html troppo complessa, costruiti con Word o realizzati con una sola immagine testuale.

Contatti

Permettete agli utenti di sapere chi gli sta parlando e agevolate il contatto. Le comunicazioni dovrebbero sempre concludersi con la firma di chi invia il messaggio, comprensiva di tutti i dettagli utili per eventuali informazioni aggiuntive.

Invii improvvisati

Come sempre ci sarebbe molto altro da aggiungere, ma non vogliamo appesantire questo post. Scorrete gli articoli scritti fino ad ora nel blog di Bancomail: fattori critici per la deliverability sono il consenso preventivo, la corretta esecuzione dei test di invio e il software che provvederà alla distribuzione. Sulla tecnica di scrittura e altri accorgimenti, vi rimandiamo al nostro primo articolo sull’email writing.

Un consiglio globale

Nel marketing non c’è azione più difficile che recuperare un cliente perso: il tempo dedicato alla preparazione delle vostre newsletter vi risparmierà problematiche di customer care in seguito.