Nel precedente articolo abbiamo visto cosa sono i Codici Bidimensionali e quali sono le loro funzioni: ora cerchiamo di analizzare alcuni esempi di aziende e realtà che sono ricorse con successo al loro utilizzo all’interno delle loro strategie di marketing.

Innanzitutto quali potrebbero essere delle situazioni interessanti in cui utilizzarli? Vediamo una breve lista

-mezzi di trasporto, fermate, stazioni per comunicare ai viaggiatori tragitti e orari in tempo reale

-nei pressi di opere d’arte per fornire ai visitatori informazioni dettagliate su artista e opera

-come integrazione di Email

-in siti turistici, storici, più in generale di interesse pubblico, ove riportare informazioni di svariata natura

-nelle vetrine per dare più elementi ai clienti

-all’interno delle newsletter

-come link diretto di risposta dalla propria email

-come etichetta per cibi e bevande

-su prodotti di nicchia per includere storie o spiegazioni dettagliate

-all’interno di conferenze o eventi pubblici per conoscere in tempo reale programmi e ordini di apparizione

-come integrazione di mappe interattive

-all’interno di articoli di quotidiani e riviste per accedere a contenuti interattivi o informazioni sull’autore

-su volantini e materiale pubblicitario cartaceo a larga diffusione

-su attrazioni sportive e di intrattenimento per sfruttare i tempi di attesa e divulgare informazioni su sicurezza e procedure

-all’interno di ascensori per informazioni pubblicitarie o su cosa è sito ai piani

-all’interno di servizi pubblici o in quelli di locali

-per incrementare le adesioni a gruppi, sottoscrizioni, iniziative

-come integrazione di profili personali

-all’interno di locali,discoteche,concerti per avere informazioni su artisti e brani

-in inviti, partecipazioni e qualsiasi altro tipo di comunicazione formale per risparmiare carta

-tatuaggio temporaneo

-al posto o come integrazione dei biglietti da visita

-per incrementare i feedback

-come poster

-su supporti di varia natura: tazze, take away, tovaglie, carta

– per visite guidate a infrastrutture,località,aziende.

-per segnalare offerte speciali o concorsi legati ad altre iniziative

-per la vendita di auto,appartamenti,terreni

-come integrazione ai poster dei film, dischi,libri, opere editoriali in genere

-in spot tv o internet per renderli più interattivi

Nello specifico esistono dei brand che più di altri stanno credendo ed investendo in questa tecnologia e stanno proliferando studi di progettazione specializzati nello sviluppo e potenziamento di questo lato della comunicazione. Tra i casi più famosi troviamo i grandi marchi della moda come Gucci, Calvin Klein, Ralph Lauren oltre alla catena H&M.

Altri marchi sempre molto attenti alle tendenze ed ai linguaggi come Mini e Ceres non si sono fatti attendere, integrando i codici nelle loro comunicazioni.

La popolarità e la vastità della diffusione sono più facili da misurare in occasione di eventi, kermesse, rassegne: non è un caso che si siano potuti trovare centinaia di esempi durante i recenti Salone del Mobile e Vinitaly, due situazioni che catalizzano l’attenzione di strati eterogenei della società e geograficamente trasversali: proprio l’habitat naturale per questo tipo di tecnologie.

Esemplare in questo senso è il caso di Axa, il gruppo assicurativo francese che unendo le peculiarità della pubblicità televisiva con i QR codes ha creato una storia che si sviluppa parzialmente in tv e parzialmente sul proprio dispositivo mobile.

E qui probabilmente si gioca la partita più importante, ovvero nelle crossmedialità e nella capacità di coinvolgere più media nel proprio messaggio o renderlo fruibile a più livelli.

A livello statistico, nonostante le capacità e le doti dei codici siano piuttosto affini, la loro presenza sul mercato è piuttosto diseguale, con al momento una discreta preponderanza dei QR Codes nel mainstream, un ruolo importante dei Data Matrix in ambiti più tecnici e una rapida ascesa dei Microsoft Tags.

Può essere utile tenere in considerazione il fatto che , sebbene la diffusione sul mercato di dispositivi in grado di usufruire dei codici avanzati sia già piuttosto massiccia, diversi strati della popolazione ancora non sono in grado di avvalersi di tali tecnologie: alla luce di ciò un uso integrativo più che sostitutivo dei codici è consigliato per il momento onde evitare di escludere possibili fruitori da determinati servizi.