Abbiamo appurato che i social network devono ormai far parte della comunicazione integrata di ogni azienda. Ma ancora spesso ci viene chiesto “Ma i social network fanno per me?” . La nostra risposta è che sì, fanno per te, ma devi fare attenzione perché non tutti sono uguali, non tutti i social network svolgono lo stesso compito e operano sulle stesse persone.
Ce ne sono troppi fuori, come scelgo?
Ci pensiamo noi! Se non sai con quale scopo ti rivolgi ai social media, può generare smarrimento l’universo in cui si è costretti a muoversi.
La prima domanda dunque che occorre porsi è proprio relativa all’obiettivo: qual è la ragione primaria per cui si è pensato di affiancare i social media alla propria comunicazione istituzionale? Ok, tutti lo fanno, è d’obbligo, ma non basta. E’ essenziale comprendere quali sono le ragioni alla base poiché queste influenzeranno non solo il tempo che si dedicherà al progetto, ma anche le dinamiche con cui si svolgerà.
Porsi domande
Ecco qualche esempio:
- Specificate qual è lo scopo principale dell’utilizzo dei social media. Partite con una risposta generale per scendere poi nel dettaglio.
- Qual è il vostro target? Cosa vi aspettate che accada quando questo entrerà in contatto con i social media?
- Avete un profilo su un social network? Vi piace la tecnologia e ne avete padronanza?
- Quanto tempo, espresso in denaro e in giorni, volete dedicare alle attività di social networking?
Se siete stati in grado di rispondervi, probabilmente avete in mente quali possibilità esplorare. Se avete dei dubbi, rivolgetevi, come sempre, a dei professionisti. Il social networking è in apparenza un gioco di ragazzi, ma alle sue basi vi sono dinamiche complicate tanto quelle del marketing più tradizionale.
L’importanza del contesto
I professionisti del marketing sanno che questo è un processo che non si esaurisce nell’arco delle scadenze di una campagna o dell’orario di un ufficio. Spesso prosegue fuori dal lavoro in contesti che vanno individuati e monitorati. Allo stesso modo, ogni social network ha un suo spazio. Prendiamo i tre network più diffusi: se Linkedin è per così dire legato a quello che è l’orario di lavoro, Facebook è certamente rapportabile al tempo libero, mentre Twitter è un po’ come la pausa caffè, veloce ma intensa. Il markettaro insomma, sa in quali spazi di vita operare. La chiave appunto è comprendere quali situazioni meglio si adattano al vostro scopo.
Fatelo quanto volete, ma fatelo bene!
La quantità di tempo dedicabile ai social media dipende dagli obiettivi e dalle risorse spendibili. La discriminante fondamentale è, naturalmente, la qualità. Nel caso del social marketing avviene con la partecipazione: non basta registrarsi e abbandonare la pagina al nulla o agli aggiornamenti sincronizzati, occorre commentare, rispondere, iniziare il dialogo. In poche parole, coinvolgersi!