La email continua a vivere anni felici, per nulla intaccata nella sua funzionalità e nel tasso del suo utilizzo dai social network. Se la quotidianità di ciascuno non fosse sufficiente a confermare tale realtà, lo sarebbe il confronto con il mondo del marketing, ove l’email resta uno tra gli strumenti d’elezione. Per diversi motivi, uno dei quali, non certo secondario, è il report di verifica che consente di sapere esattamente chi l’ha ricevuta e quanti l’hanno letta, approntando di conseguenza ulteriori azioni ancor più mirate e profonde.
Perché l’efficacia raggiunga davvero il top è fondamentale che il destinatario rientri appieno nel target desiderato e i suoi contatti siano quelli corretti e aggiornati. È a questo punto che si inserisce l’attività iniziata nel 2002, e per nulla sfiorata dalla crisi, di Neosoft-Bancomail, la società fondata a Genova e guidata dall’amministratore delegato Andrea Mazzeo, che è arrivata ad avere 700 mila anagrafiche in Italia e 3,7 milioni di anagrafiche nel mondo.
Un vero e proprio tesoro messo a disposizione di una molteplicità di interlocutori, dalle piccole e medie aziende di tutti i settori all’ambiente del turismo. Ma a rivolgersi alla società sono anche la
pubblica amministrazione e le aziende di grandi dimensioni, soprattutto usando il portale (www.bancomail.it), l’interfaccia privilegiata con il resto del mondo “avendo scelto di operare quasi esclusivamente con l’e-commerce”, specifica il manager.
Diversi i tratti che fanno di Bancomail una società del tutto differente nel settore. Il primo – ed essenziale – è che l’azienda vende database, non spedisce mail per conto terzi. “Specificato cioè il target che si vuole raggiungere – illustra Mazzeo – noi predisponiamo gli elenchi aggiornati, organizzati con indirizzo, numero di telefono e naturalmente l’indirizzo mail centrale degli interlocutori che rientrano nel settore o nell’area che si vuole raggiungere, e lo consegniamo al nostro cliente”. Un lavoro fondato sulla “completa trasparenza”, sottolinea e “su un uso corretto della privacy, seguendo cioè rigorosamente tutte le norme al riguardo, di modo che il nostro cliente si senta tutelato. Con la consegna del database termina il nostro compito e inizia quello del cliente: la parte migliore è quella dei risultati -. Prosegue – Nei casi in cui preferisca essere supportato da professionisti del marketing, sopraggiunge la nostra rete partner. Entriamo nuovamente in gioco nelle fasi di aggiornamento dei dati, che sono costruiti sulle esigenze di ogni richiesta”. Ragione per cui, con un rischio di doppioni o sovrapposizioni nullo, le imprese possono ottenere nuovi dati, in linea con le evoluzioni del mercato.
Strutturata come un’azienda manifatturiera, Bancomail ha un ufficio marketing dedicato e un reparto produzione dove si compongono i database attingendo da moduli proprietari, acquisizioni di dati specializzati e reperimento di informazioni da fonti pubbliche attraverso gli open data. Inoltre, è attrezzata con un reparto di ricerca e sviluppo, “un lusso cui abbiamo sempre tenuto”, sottolinea Mazzeo, dove lavorano tre persone dedicate per rendere il sito web sempre più performante. Molto lineare a una prima visione e anche di semplice utilizzo, “nasconde” infatti
meccanismi complessi per poter fornire un servizio sofisticato di e-commerce. Nel laboratorio di R&S, inoltre, si studiano sempre nuovi test e strumenti per rendere almeno in parte automatizzato il lavoro di aggiornamento dei data center, la ripulitura delle obsolescenze e la standardizzazione dei dati acquisiti.
Bancomail collabora con più di 450 partner-rivenditori. Si tratta di web agency che sono sparse su tutto il territorio italiano e che fanno riferimento all’azienda genovese per acquisire database mirati alle necessità dei propri clienti. “I nostri elenchi – ribadisce l’amministratore delegato – sono verificati da persone reali, familiari alle sfumature territoriali e linguistiche che influiscono sulla struttura. Il team dedicato è composto da 10 persone a livello nazionale e 5 a livello mondiale, uno per continente, che incrementano e aggiornano il database con l’ausilio di sofisticati strumenti informatici”. L’obiettivo di Bancomail, conclude, “è far arrivare la campagna marketing dei nostri clienti al giusto destinatario e siamo così sicuri dei nostri dati, che li garantiamo al 100
per cento”. Nel futuro prossimo dell’azienda ci sono un processo spinto di internazionalizzazione del sito web e il potenziamento del rapporto con la rete dei rivenditori.
Il Partner giusto per intercettare il target
A livello pratico, la capacità di indirizzare in modo puntuale contenuti a pubblici specifici, nei luoghi e tempi in cui sono soliti agire, è un grande vantaggio che la tecnologia attuale rende ccessibile all’email marketing. Il programma Partner di Bancomail risponde a questa opportunità ed è rivolto agli operatori del settore della comunicazione/ digital che vogliono offrire ai propri clienti un servizio professionale completo. “Oltre ad avere più di 4 mila clienti, collaboriamo con più di 450 partner, aziende del settore che rivendono o integrano i nostri database all’interno dei propri servizi di email marketing”, spiega Alice Vezzoso, responsabile del programma Partner Bancomail. Per strategia, prosegue, “abbiamo scelto di occuparci esclusivamente della fornitura, non ci
occupiamo dei servizi creativi legati all’utilizzo dei nostri database, ma demandiamo alle agenzie specializzate questo importante compito”. Il programma Partner “non ha benefici solo dal punto di vista commerciale – prosegue l’esperta -, ma anche in termini di visibilità e know how. Offriamo un canale di vendita e aggiornamento dedicato, un sistema di affiliazione e diverse occasioni di visibilità”. Il mercato sta continuando a premiare l’email marketing per efficacia ed economicità. “Un dato tra tutti – racconta l’amministratore delegato Bancomail, Andrea Mazzeo – è rappresentato dal 70% degli utenti business, i quali confessano che l’email resta il principale canale di comunicazione con altre aziende. Questo ci ha permesso un tasso di crescita deciso, con
un fatturato semestrale che segna il 30% di incremento – conclude -, in controtendenza rispetto ad altri settori del digital.
Internazionalizzazione: obiettivo Europa
Nel 2016 l’azienda mira a consolidare la propria presenza all’estero attraverso la distribuzione in 6 nuovi Paesi
Il processo di internazionalizzazione di Bancomail è parte fondamentale del piano strategico 2015-2016, che nello specifico prevede la distribuzione nei primi sei mesi del prossimo anno in 6 nuovi Paesi, con una presenza e una gestione diretta in ciascuno di essi. Obiettivo immediato sarà il consolidamento dei rivenditori anche all’estero. Bancomail, infatti, dopo aver alimentato una rete consolidata sul territorio italiano di 450 rivenditori ha deciso di fare rotta sull’Europa. “In virtù di questo obiettivo – sottolinea Francesca Grillo, responsabile marketing di Bancomail – sono state stanziate le risorse per portare il database al volume critico di cinque milioni di record entro fine anno, per coprire aree geografiche e categorie merceologiche particolarmente appetibili”.
Metodiche tradizionali di avvicinamento ai mercati esteri da parte delle aziende prevedono, oltre che budget di rilievo, importanti analisi di mercato. “Un nuovo approccio per scovare e
aggredire nuovi mercati alternativi e promuovere prodotti e servizi all’estero è certamente offerto dal marketing digitale”, spiega Francesca Grillo. L’email marketing offre strumenti di analisi per
valutare la ricettività di un territorio rispetto alla propria offerta. “Si tratta di un metodo mirato, profilato, personale ed efficace per comunicare in modo immediato con il proprio pubblico di
riferimento”, conclude. I costi di Bancomail sono “convenienti e trasparenti” e i benefici “sono facilmente individuabili e misurabili”.
(Inserto: Eventi Nord Ovest, n.36 Anno 8, Lunedì 26/10/2015)