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Campagne di Fundraising via Email Marketing per il 5×1000


Il 5×1000, sebbene concretamente non cambi il destino di un’associazione dal punto di vista finanziario, è una tra le più importanti occasioni di raccolta fondi per una organizzazione Non Profit. La donazione media e non trattabile per firma si aggira sui 30€: per questo è la quantità di firme a produrre risultati significativi.

Viene definitocome “sussidarietà orizzontale” perchè offre una scelta autonoma al contribuente che, senza alcun costo, può scegliere a chi destinare una porzione del valore economico da lui prodotto.

E’ quindi un’opportunità di raccolta fondi sia verso i sostenitori abituali, che verso quei soggetti che con più difficoltà erogano donazioni liberali.

Associazioni che possono beneficiare del contributo del 5X1000 sono:

Riguardo le associazioni, per godere dei benefici sono necessari due principali requisiti: l’assenza di fini di lucro e l’iscrizione negli appositi registri (onlus, ASD, ass. di volontariato o di promozione sociale). L’iscrizione avviene in via telematica attraverso l’Agenzia delle Entrate.

Il profilo dei donatori

Dati non recentissimi (ma se avete seguito il twitbombing #fuorileliste ci siete abituati) indicano dati confortanti sulla consapevolezza di questo strumento di donazione, con incrementi diffusi. Le firme per le Onlus, ad esempio, sono state nel 2013 11.165.929 (+40.110 sull’anno precedente e +792.047 rispetto al 2010) [tutti i dati sulla fonte: bilanciosociale.net].

Per costruire un profilo di donatore possiamo prendere a modello alcuni dati emersi da una ricerca del 2007 condotta da IREF – ACLI. L’anzianità dei risultati può solo indurci a considerare sottostimate le conclusioni, visto il progressivo aumento delle firme sui dati 2013.

Il 98% dei soggetti che hanno devoluto il proprio 5×1000 alle ONP ha dichiarato l’intenzione di voler continuare in questa direzione. Nel 2007, gli oltre 14 milioni di contribuenti che hanno devoluto il proprio 5×1000 rappresentavano più del 55% dei contribuenti, il 61% di loro vorrebbe un meccanismo di donazione senza limiti di spesa.

Il contribuente che sceglie di donare il 5×1000 è una persona attiva con uno status sociale medio – alto. Si tratta di un cittadino informato e la scelta del 5×1000 è una tra le modalità con cui interagisce con la sua consapevolezza, non certo un’eccezione.

Utili a comprendere il profilo del donatore sono le motivazioni che inducono alla scelta:

Motivazione nell'uso del 5x1000%
In questo modo scelgo io l'organizzazione più meritevole56
Per rendere più libere le associazioni e gli enti dai finanziamenti pubblici26
Meno soldi prende lo stato, meglio è!17

ma soprattutto, le motivazioni nella scelta dell’ente:

Motivazioni nella scelta dell'ente%
Fiducia nell'operato dell'ente sostenuto57
Sono coinvolto direttamente nell'organizzazione come volontario16
Ho accolto il consiglio di un amico o parente9
Ho ricevuto dall'organizzazione un aiuto concreto8
Ho risposto a materiale promozionale dell'organizzazione2,5
Ho seguito il consiglio del commercialista2,2

Credibilità e vicinanza all’associazione sono, come è ovvio, la prima motivazione a indurre alla scelta, ma consigli e marketing sono una dinamica che incide particolarmente.

Il profilo del non donatore

Nonostante oggi il 5×1000 sia una pratica significativamente diffusa, esiste ancora una porzione di cittadini non partecipativi che non conosce o non usa questo strumento di distruzione di utili.

Una ricerca della Fondazione San Raffaele di Milano (effettuata da Lorien Consultin, 2011) lascia emergere che il 45% degli italiani non sa come destinarlo e quasi il 30% delega la scelta ad altri.

Se siamo in grado di costruire il profilo del non donatore solo in opposizione a quello del donatore, appare però evidente come una comunicazione broadcast e aperta possa portare consapevolezza verso il 5×1000 e l’associazione che promuove l’informazione. Il target in questo caso è duplice:

Una comunicazione broadcast è giustificata dalla forma anonima del 5×1000 che non consente alcun tipo di segmentazione, fatta eccezione per quei target che si possono presumere più vicini alla mission dell’associazione.

Quali aspetti rendono una comunicazione vincente?

  1. Timing. Il donatore deve trovare il messaggio promozionale nel momento in cui sta compilando il modulo (o sta per farlo). La decisione infatti, se non già premeditata (e quindi difficile a modificarsi) viene presa al momento dell’atto. Il momento in cui questo articolo viene pubblicato è particolarmente adatto: le scadenze per le dichiarazioni dei redditi si avvicinano prepotentemente.
  2. Target. Il successo di una campagna dipende dalla capacità di sollecitare, con adeguati stimoli, la maggior parte di contribuenti. Un mailing su categorie come liberi professionisti, pmi e commercialisti è una soluzione che può dare risultati sorprendenti.
  3. Mission. Dato il profilo consapevole del donatore, la percezione e la rappresentazione dei progetti e obiettivi della ONP influiscono sulla volontà di donare. E’ importante trasferire aspetti essenziali supportati da risultati tangibili. A motivare il donatore è soprattutto conoscere come verranno utilizzati i proventi. Per un progetto? Quale e come è composto?
  4. Il rapporto diretto. Ringraziare il donatore e riconoscergli il suo protagonismo nel risultato è importante. Ogni piccolo ingranaggio è necessario al funzionamento di una grande macchina.
  5. Causa. L’Italia è tra i paesi con il più alto numero di associazioni e onlus, occorre quindi emergere attraverso una comunicazione diretta, ma professionale, legando ad esempio il 5×1000 a un progetto specifico (raggiunto e da raggiungere).

Perchè l’Email Marketing è un canale funzionale al 5×1000

  1. Diciamolo subito: è diretto, economico e veloce.
  2. E’ profilabile, cioè consente di individuare target di soggetti più predisposti a ricevere un certo messaggio. Bancomail può selezionare il target su base geografica o micro categorica (e per le Non Profit offre il 40% di sconto sempre).
  3. E’ un messaggio che “resta”, utile per avere a portata di mano il codice fiscale dell’associazione.
  4. Consente lo spazio necessario per dare le prime informazioni e le istruzioni su come fare. E’ un collegamento diretto al sito web dell’associazione per tutti gli approfondimenti.
  5. E’ misurabile, perciò consente di inviare campagne di recall sugli utenti che hanno letto o cliccato il messaggio.

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