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Preferenze Email Business in Europa: confronto 2023 sui domini gratuiti e a pagamento tra Freelancer e Aziende

Bancomail testimone di grandi cambiamenti

20+ anni di esperienza nel settore del Data Marketing, che ne ha pochi di più, rappresentano uno stupefacente punto di osservazione privilegiato sui cambiamenti del mercato. Mai così frequenti come negli ultimi anni.

Come pionieri dei dati abbiamo accumulato un tesoro di informazioni – raccolte, validate, organizzate e costantemente arricchite con coordinate preziose che definiscono la struttura di ogni azienda.

Il nostro impegno verso l’analisi dei dati non è solo un dovere professionale per un’offerta che rispetti alti standard di qualità, ma un’opportunità per immergerci in un universo che ci appassiona. Ogni azienda che analizziamo ci svela nuove prospettive, ci permette di cogliere le sfumature dei movimenti di mercato e di individuare le tendenze emergenti.

14 anni fa, nella prima curva di cambiamento di Bancomail, abbiamo analizzato per la prima volta il mercato italiano. Quei report sono stati ricondivisi e apprezzati da coloro che nel corso del tempo cercavano conoscenze approfondite sul mercato.

Oggi – dopo anni impiegati nel raggiungere gli standard di qualità elevatissimi che hanno consolidato la nostra presenza in Europa trasformandoci in società per azioni – torniamo al senso di scoperta delle origini, con il nostro nuovo primo report su questa immensa miniera di valore che è un Database delle aziende nel mondo ricco di informazioni anagrafiche.

Per questa analisi sono stati scelti 3.500.000 record di email per l’Europa su un totale di oltre 11 milioni di record a livello globale, i risultati hanno offerto prospettive inaspettate.

Domini gratuiti vs domini a pagamento: Italia al primo posto

Utilizzare un indirizzo email free (come ad esempio Gmail.com, Libero.it, Tiscali.it ecc…) oppure acquistare un dominio di posta elettronica adeguato al proprio brand? È questa una delle prime domande che si pone un professionista, oppure una piccola PMI, prima di avviare ufficialmente il proprio business. Ed è curioso scoprire che, ad oggi, il 54% degli imprenditori e delle aziende italiane predilige ancora email free rispetto a quelle di dominio, che, specie in un contesto lavorativo, possono apparire più professionali.

I Paesi europei germanofoni al primo posto per le email di dominio (nell’80% dei casi)

Paesi come Germania e Austria svettano in Europa nella percentuale di email di dominio acquistate, seguiti da Spagna (61%), Paesi europei francofoni come Francia e Belgio (47%) e infine Italia, anch’essa al 47%. È interessante notare poi come – nell’utilizzo della email free – spesso non vi sia neanche a corredo dell’attività un sito web: in Italia nel 41% dei casi, nei Paesi europei francofoni nel 42% dei casi, in Spagna nel 25% dei casi e nei Paesi europei germanofoni solo nel 9% dei casi.

Utilizzo delle Email free nel contesto business

L’Italia è al primo posto per professionisti che utilizzano solo email free (il 70%); seguono i Paesi europei francofoni, con il 58%, la Spagna, con il 41%, e i Paesi europei germanofoni, con il 24% di utilizzo di email free.

Relativamente alle realtà aziendali invece – e non solo a singoli professionisti – sono questa volta i Paesi europei francofoni a vantare la percentuale più alta (52%), seguiti da Italia (49%), Spagna (39%) e infine dai Paesi Europei germanofoni (20%).

Possiamo quindi affermare che l’adozione delle email free non varia significativamente tra l’ambito aziendale e quello dei liberi professionisti, salvo che per l’italia dove ben il 70% dei professionisti predilige l’utilizzo delle free email a quelle di dominio

Alice Vezzoso, Direzione Commerciale Bancomail S.p.A.

I domini free preferiti dagli italiani: il primato è di Gmail.com (34,2%)

Seguono poi Libero.it (21,2%), Tiscali.it (7,8%), Alice.it (7,0%), Virgilio.it (5,9%), Tin.it (5,9%), Hotmail.it (4,8%), Yahoo.it (4,4%), Hotmail.com (2,6%) e Fastwebnet.it (1,3%).

Per l’area tedesca, invece, il free-mail provider più utilizzato è T-online.de (36,2%) a dispetto di Gmail che incide solo per un 6%. In Spagna, così come in Italia, Gmail svetta maggiormente tra gli altri (44,8%), seguito a ruota da Hotmail (33,9%) e da Yahoo.es (7,9%). Nell’area francese, Orange (a cui appartiene anche il dominio Wanadoo.fr) conferma la sua supremazia, con un totale superiore al 50%.

Quali sorprese porta l’analisi dei domini email europei?

Dati come questi sono interessanti, poiché consentono di fotografare il comportamento degli utenti business europei e di formulare deduzioni sull’informatizzazione del settore, evidenziando al contempo le differenze tra le nazioni coinvolte. Ovviamente nelle deduzioni vanno considerati i vari fattori che incidono sulle differenze, come ad esempio la diversa composizione del settore. In Italia, per esempio, va computata la rilevanza delle microimprese e del settore retail. Le motivazioni e le cause della scelta di mantenere o prediligere email free possono essere diverse: la grande funzionalità di suite che permettono di gestire con un unico account posta, calendario, documenti ecc; il sempre più frequente utilizzo delle pagine social come principale presenza web, ma anche la difficoltà di trovare fornitori IT competenti e volenterosi in grado di fornire soluzioni funzionali. Nei recenti periodi di crisi, infatti, sono molte le aziende che si sono “affacciate” sul web in maniera “frettolosa”, spinte principalmente dall’esigenza di trovare nuove vie per la commercializzazione dei propri prodotti o servizi.

Andrea Mazzeo, Amministratore Delegato Bancomail S.p.A.

Paesi germanofoni analizzati: Austria, Germania, Liechtenstein, Svizzera tedesca.

Paesi francofoni analizzati: Belgio (regioni francofone: Vallonia e Bruxelles-Capitale), Francia, Svizzera Francese.

Questo articolo è stato pubblicato in differenti versioni anche su La Repubblica, Tech From The Net, Bitmat, Arena Digitale, Il Giornale delle PMI, Economy Magazine, DailyNet e altri.

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