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Ottimizzare le Call to Action delle tue Email

L’obiettivo della tua campagna email, oltre a quello di raggiungere la inbox del destinatario, è quello di incoraggiare il tuo lettore a compiere un’azione: la registrazione ad un evento, l’acquisto di un prodotto o semplicemente una richiesta di informazioni.

Se sei in grado di produrre una call to action efficace, allora sei a un passo dal risultato. Vediamo alcuni consigli per ottimizzare le CTA.

Non intrappolare la Call to Action della tua Email in un’immagine

Immagini e pulsanti sono certamente capaci di attrarre l’attenzione più di quanto la parola non riesca a fare da sola, è vero. Questi elementi funzionano molto bene in un sito web, in un landing page o in una form. Tuttavia se usate in un template email, non necessariamente vengono viste a causa di blocchi sul client di lettura. E nonostante tutte le cure del caso, l’alt text difficilmente potrà essere abbastanza convincente da indurre il lettore a cliccare.

Per queste ragioni evita di delegare a un’immagine tutte le tue call to action e ricorda di utilizzare sempre link testuali accessibili. Assicurati perciò che per ogni call to action visuale, ne sia presente nelle vicinanze almeno una complementare con una formattazione testuale prominente.

Call to Action – non call to actionS

Più decisioni chiedi ai tuoi lettori, meno ne prenderanno. Riduci quindi al minimo i clic o le azioni che i ti aspetti che i tuoi utenti compiano: nella maggior parte dei casi la tua DEM deve ottenere un solo risultato specifico, con alcune vie di uscita.

Le Call to Action devono essere semplici e dirette

La tua creatività è sicuramente la benvenuta, ma attento a non complicare con troppi concetti o parole le tue CTA o rischierai di perdere appeal e attenzione. Il tuo obiettivo non è quello di far riflettere il tuo lettore ponderatamente sulla tua proposta, ma di convincerlo in pochi secondi.

Considera la call to action non come il luogo in cui informare, ma come il luogo dove usare poche, ma potenti parole per condurre il tuo lettore all’azione che ti aspetti.

Le Call to Action devono emergere

A livello di design le tue CTA devono essere molto evidenti all’interno del messaggio. Non vanno nascoste in un blocco di test, ma separate dal corpo principale del testo e fatte risaltare dallo sfondo (non c’è niente di male nel fatto che sia bianco, quel che importa è che la CTA abbia quella che in gergo tecnico viene chiamata “aria”).

Le Call to Action devono cliccate: questa osservazione è vera per ogni link del tuo messaggio, ma è ancor più vero per il link più importante dell’email. Rendi chiaro che la CTA è un link: inserire l’azione in un bottone è la pratica più consolidata, ricorda di usare un font-size maggiore rispetto al testo principale e, se necessario, un grassetto. Se spedisci un messaggio solo testo, evidenzia la CTA utilizzando caratteri speciali.

Oltre ad inserire la call to action al termine del messaggio, assicurati che almeno una sia visibile nella prima porzione del messaggio: utile nel caso (frequente) in cui il tuo lettore non legga l’intero messaggio.

La segmentazione vale per tutti: anche per le Call to Action

Se le dimensioni della tua audience sono importanti, probabilmente stai già segmentando le liste di invio, perciò ricorda di adeguare tutte le caratteristiche del messaggio, compresa, ovviamente, la call to action. Ogni qualvolta renderai una call to action specifica per un segmento (demografico, per categoria merceologica, per comportamento d’acquisto, etc)  che leggerà la tua email, migliorerai le performance.

Es. Immagina la redemption di un invio con segmentazione provinciale dove le call to action siano del tipo “Scopri l’offerta per [la-tua-città]”, nonostante il link punti al catalogo nazionale. 

Anche le variabili di personalizzazione dinamiche migliorano le performance di una campagna email:

Es.
CTA generica: “Scopri le offerte selezionate per te”
CTA dinamica: “Francesca, scopri le offerte che abbiamo selezionato per te” oppure “Francesca, scopri come abbinare [il-tuo-ultimo-acquisto]

Le tre W della Call to Action: what, why, when

Se la creatività ti abbandona, ricorda che la tua CTA deve rispondere a tre domande: di cosa si tratta? Perchè mi interessa? Come posso ottenerla?

Es. Struttura logica di tre CTA:

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Ovviamente, se abbiamo imparato la lezione dei punti precedenti, occorre mantenere le CTA chiare, concise e rapide – cogliendo però le sfumature di ogni risposta alle domande: what, why, when.

Una buona sintesi sarà in grado di comunicare direttamente al cervello del lettore il processo per ottenere il beneficio della promozione.

Es. Le tre CTA:

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L’esperienza insegna

Attivare A/B test e analizzare ad ogni invio, segmento per segmento,  la redemption del messaggio ti aiuterà a comprendere quali differenti caratteristiche e quale tipologia di linguaggio (testuale e visuale) funziona meglio sul tuo target.

La Call to Action è la parte più importante del tuo messaggio, il tempo che impiegherai per l’analisi di questi dati, ti darà preziosi consigli su come ottenere il massimo.

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