Ovi maps 3d è infatti un nuovo sistema di localizzazione gps con annessa navigazione ed elaborazione delle immagini creato dalla Nokia per i supporti dotati del suo sistema operativo.
Il modello elaborato dalla società finlandese presenta la possibilità di visualizzare mappe dall’alto, in prospettiva 3d e in fotografia a 360 gradi dalla strada. Il numero di siti completi fino ad ora rilasciato è ancora esiguo ma fu lo stesso ai tempi dell’uscita di Streetview per cui possiamo confidare nel fatto che presto arriveranno aggiornamenti costanti fino ad ottenere una copertura più completa. Microsoft Bing Maps 3d presenta un’offerta simile grazie anche all’introduzione di Streetside, per ora attivo solo nel continente nordamericano ma la mappatura dell’Europa è già iniziata. Forse nel complesso il rapporto tra i tre livelli risulta però meno omogeneo e diretto.
Per verificare in maniera diretta le differenze e le caratteristiche dei servizi si sono scelte un paio di posizioni geografiche – in questo caso una zona portuale di Oslo dove è sita la nuova Opera House e la zona di San Francisco nei pressi della Columbus Avenue– e sono state salvate una serie di immagini sia di visuali aeree, prospettiche e stradali.
L’ordine seguito sarà sempre il medesimo per facilitare la consultazione: Nokia-Google-Microsoft.
Le immagini satellitari provengono da diversi database ma risultano sempre molto dettagliate: l’unica differenza rilevante è l’orario di cattura della foto che nel caso di Google è evidenziato dalla tonalità più calda della luce e dalla lunghezza delle ombre. La mappa di Bing appare stranamente aberrata nella sua dimensione “verticale”, probabilmente perché pensata come passo intermedio durante la navigazione.
Nella prospettiva aerea, ad un angolo di circa 40-45 gradi sono apprezzabili le prime vere differenze tra i softwares: il sistema della Nokia prevede l’estrusione di tutti gli elementi della scena compresi oggetti in questo caso marginali come imbarcazioni, passerelle, segnaletica, alberi e tutto ciò che compone l’immagine bidimensionale. Ciò è ottenuto tramite sofisticate strumentazioni che permettono la ripresa degli oggetti al suolo da un centinaio di angolazioni tramite cui un software genera le viste tridimensionali. Google invece si concentra sulla sola estrusione degli edifici e degli elementi della viabilità (i principali) tralscaindo ulteriori dettagli. In generale la precisione delle mappe non è stupefacente se osservata con attenzione ma per la funzione cui deve assolvere, per la complessità delle varie morfologie, per mantenere un peso conforme all’utilizzo on line e soprattutto nell’utilizzo su dispositivi mobili siamo sicuri sia totalmente all’altezza.
Da segnalare l’offerta di Google di una serie di immagini dislocate in numerosi punti sulla mappa da cui poter usufruire di istantanee della scena.
Entrambe le immagini sono state messe a confronto con la piattaforma Microsoft Bing Maps 3d (un tempoVirtual Earth 3D) che si affida ad un sistema differente: fotografie editate per essere inserite in un sistema assonometrico che simula una visione con un angolo di 45 gradi. Questo livello di approssimazione consente una qualità superiore delle immagini ma fa si che per spostarsi sulla mappa si debba attendere il caricamento delle zone adiacenti ed il passaggio all’angolazione successiva invece della totale libertà di spostamento offerta dai concorrenti. E’ inoltre pressoché impossibile poter ruotare intorno ai siti d’interesse per visualizzare meglio strade e percorsi. Per il momento solo alcune città americane sono state interamente ricostruite con tecnica tridimensionale.
Per ultima troviamo la visuale che ha reso celebre e rivoluzionario il sistema di Streetview, ovvero quella dalla strada, ottenuta tramite la fotocamera a 11 obiettivi. Lo stesso tratto stradale risulta molto simile, salvo per una differente gestione prospettica che permette a Google di fornire immagini elaborate e corrette per evitare distorsioni verticali. Osservando infatti la fotografia di Ovi maps si possono rilevare le aberrazioni dovute al tipo di ottica utilizzata. Torno a ripetere che si tratta di constatazioni meramente tecniche, poiché l’efficacia dei sistemi è assolutamente indubbia. Streetside di Microsoft si pone tecnicamente a metà strada, con una maggiore profondità prospettica rispetto a Streetview ma con una gestione più corretta delle linee verticali rispetto a Ovi Maps.
Dettaglio che aiuta a comprendere meglio cosa si intenda per aberrazione verticale:
E’ bene inoltre ricordare come i contendenti siano realtà in continua evoluzione, con un implicito vantaggio per il software di Mountain View che è fuori da diverso tempo, anche se la collaborazione tra Nokia e Microsoft dovrebbe essere in grado di restringere i tempi.
Il costante aggiornamento tramite l’integrazione di sempre più edifici ed oggetti 3d uniti all’aumento della copertura territoriale renderà ben presto Ovi Maps e Streetview valide alternative senza particolari rinunce. A vantaggio di Google è la possibilità di essere scaricato come programma a sé stante mentre gli avversari ancora si configurano come dipendenti dal browser: oltre a questo google può contare sul costante upload da parte degli utenti di ulteriore materiale ed approfondimenti che, specie in zone meno “battute” può essere di grande importanza nella raccolta delle informazioni desiderate. Ovviamente anche Bing Maps e Ovi maps si muovono in questa direzione, offrendo ai propri utenti e agli iscritti alle comunità correlate di caricare foto panoramiche o materiale di interesse poiché è evidente che sia proprio nella condivisione interpersonale il fattore chiave del successo e della diffusione. Il confronto vero e proprio lo si avrà probabilmente nel settore mobile visto che Nokia ha recentemente stipulato un contratto con Microsoft per inserire una versione di Ovi Maps nell’offerta di Windows Phone.