In occasione della conferenza avvenuta il 29 febbraio, Facebook ha annunciato ufficialmente la scelta di utilizzare Timeline anche per le brand pages. Gli amministratori hanno circa un mese per testare e personalizzare le proprie pagine, prima che l’attivazione avvenga di default il 30 marzo.
Così come è accaduto per le pagine personali, anche la bacheca delle brand page prende lo stile del Diario: le notizie sono disposte su due colonne e lo spazio assegnato ad ogni evento assume una nuova forma.
Oltre ai cambiamenti grafici ed alle modalità di fruizione, sono state aggiunte anche una serie di possibilità che consentono all’azienda di dare informazioni in modo più preciso sulla propria attività. Si potranno infatti aggiungere eventi passati che consentiranno, se non di avviare un reale processo di storytelling, quantomeno di narrare l’intera storia di un’azienda partendo dalle sue origini:
e raccontandone l’evoluzione attraverso l’inserimento di traguardi:
I clienti e i prospect amano un approccio personale da parte delle aziende, soprattutto sui social network. Cogliete quest’opportunità per renderli partecipi della vita aziendale.
Tra le novità di rilievo vi è certamente l’opportunità di mettere in primo piano determinate notizie. Non solo si potrà favorirle per occupare l’intera larghezza della pagina, ma si potrà anche mostrarle come prima notizia per sette giorni.
Inoltre ogni utente che visualizzerà il Diario avrà una zona personalizzata: nella prima parte della bacheca comparirà, se possibile, uno dei post o tag pubblicati da un amico, scelto per popolarità e senza criterio temporale: questo permetterà di creare un legame di fiducia più forte. Nella stessa parte di pagina, sono in vista anche le pagine preferite dallo stesso brand.
A corredo grafico di tutti i cambiamenti che coinvolgono la bacheca fa capo l’immagine di copertina. Si tratta di un’importante opportunità per le aziende che potranno utilizzarla per comunicazioni potenti e accattivanti. Le possibilità creative sono molte, ma occorre rispettare le policy imposte da Facebook. Le immagini non devono avere un immediato carattere commerciale:
Note: This space is not meant for promotions, coupons, or advertisements. Your cover photo should not be primarily text-based or infringe on anyone else’s copyright.
Si tratta di una scelta che riduce l’hype commerciale delle stesse pagine e che fa pensare ad un marcato interesse di Facebook a spingere ancora la propria piattaforma di Advertising.
Siate creativi e giocate con i posizionamenti (copertina – profilo – tab)! Ricordate di non inserite prezzi o percentuali di sconto, ma utilizzate a vostro vantaggio l’immagine dei vostri prodotti, il vostro logo o qualunque concetto vi consenta di trasmettere la vostra brand identity. Cambiate spesso l’header, soprattutto in occasioni importanti o legatelo al coinvolgimento degli utenti.
“Che fine faranno i TAB?” ci siamo chiesti più volte nell’attesa del rilascio ufficiale di Timeline. La risposta conferma le più quotate ipotesi. Sono i box quadrati che si trovano sotto all’immagine di copertina a fare da pulsanti per le pagine che passano da 520 pixel di larghezza a 810. Indubbiamente il nuovo layout mette in risalto i primi tab scelti – tre in totale, se consideriamo che dei quattro visibili, le foto non potranno esser messe in secondo piano – ma penalizza le successive (fino a un totale di dodici) che vengono elencate solo al clic dell’utente per l’espansione della sezione.
Le nuove dimensioni delle immagini sono:
Copertina: 851x315px
Profilo: 180x180px
Bottone Tab: 111x75px
Una delle altre importanti novità riguarda ancora le tab pages: non sarà infatti più possibile scegliere una landing page. Gli utenti, iscritti e non, arriveranno tutti alla timeline principale della pagina, senza alcuna altra possibilità. Una scelta che sembra ancora sottolineare la scelta di Facebook di essere l’unico semaforo per le Tab tramite la sottoscrizione di un piano di advertising.
Il nuovo pannello di amministrazione infine sembra decisamente più funzionale: in una sola schermata si potrà accedere a diverse informazioni importanti: nuovi fan, notifiche, comportamento degli utenti, statistiche – di cui una parte sarà pubblica – e messaggi.
E sono i messaggi ad essere l’ultima grande novità, non certo in termini di importanza. Torna ad attivarsi per gli amministratori delle pagine la possibilità di inviare messaggi ai propri iscritti, ma si dovrà scegliere a chi scrivere. Una novità decisamente di rilievo soprattutto in considerazione del fatto che si potranno ricevere i messaggi, il risvolto per chi si occupa di social marketing è elevato: assistenza personalizzata e contatto diretto.
A conclusione di questa prima analisi possiamo dirci certamente soddisfatti dal nuovo pannello amministrativo con dati aggregati, dalla possibilità di inviare e ricevere messaggi e dalla spiccata personalizzazione che è stata resa possibile. Ma se da una parte aiuta la ripresentazione di argomenti particolarmente dibattuti (e dunque probabilmente interessanti), dall’altra l’apparente disordine (che pecca anche in allineamenti e posizionamenti spaziali) temiamo possa confondere la consultazione delle notizie, ridotta, in parte, anche dalla penalizzazione sul numero di Tab visualizzabili di default.
Con Timeline, anche le aziende più restie alla conversazione dovranno riconsiderare il loro approccio poiché la nuova impostazione mira soprattutto a mettere in luce le storie e le interazioni, puntando anche al lancio di Facebook Stories. Le pagine dovranno essere creative e impersonificate: non più simil forum gestiti per lo più dagli iscritti, come spesso abbiamo visto, ma contenuti creati dalle aziende che coinvolgano gli utenti. Ian Schafer, CEO di Deep Focus, social agency, ha spiegato su Mashable come le pagine rappresentino un’opportunità per le aziende di coinvolgere i propri clienti. Il guadagno è la presenza più alta nei feed degli utenti, ma il rischio, soprattutto per chi usa Facebook per promuoversi senza interagire, è quello di soccombere per mancanza di competenze. Un aspetto che potrebbe portare, nel lungo termine, a un aumento della qualità dovuto alla resistenza dei professionisti.
Sottolinea infine Schafer: “Nella Timeline il contenuto è di passaggio. Non bisogna puntare a trattenere l’utente più tempo possibile sulla pagina, ma cercare di fargli condividere più storie possibile”.
PS Vi segnaliamo la nostra nuova timeline e due pagine che ci sono piaciute: http://www.facebook.com/nytimes e http://www.facebook.com/coldplay