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Da Cold Prospect a Cliente: come capire chi è interessato a comprare il tuo prodotto.

E ora? Chi è interessato a comprare il tuo prodotto? Sarebbe bello saper rispondere sempre a questa domanda, vero? Bene, sappi che lo puoi fare!

Facile? Non del tutto, richiede competenza. D’altronde, nel marketing non esistono maghi, ma azioni.

Semplice? Questo sì: pianificazione e analisi richiedono esperienza e dedizione, ma sono competenze necessarie ad ogni imprenditore. E quindi, anche a te!

Tutto parte dai dati, anche qui. Primo step: iniziare da un Database ben profilato.

Come dici? Non lo possiedi? Non preoccuparti, sei in compagnia di molte PMI che non hanno ancora iniziato a gestire consapevolmente i dati. Qui ho spiegato perchè conviene acquistare un database: in breve, perchè è un modo economico e veloce di acquisire contatti sulla base dei tuoi precisi obiettivi. Questo vuol dire profilato.

Hai argomenti in comune con il tuo target. Dapprima, crea contenuti (gratuiti!) con soluzioni che possono migliorare la vita dei tuoi possibili clienti. L’eccellenza del tuo prodotto o servizio parteciperà al racconto, ma non sarà da subito il protagonista. Non vuoi vendere, ma creare un legame. Inizia dal contesto, e poi presenta il tuo prodotto.

Una volta creati i contenuti per la tua nicchia di prospect che abbiano attratto la loro attenzione, portandoli ad avvicinarsi al tuo brand, è ora di capire chi, tra chi ti segue, è pronto a un acquisto.

Se ad esempio gestisci un ristorante di alto livello (lo stesso del nostro precedente articolo), il tuo obiettivo può essere quello di aumentare i tavoli occupati nelle serate secondarie.

Escludendo sconti, per mantenere al top la percezione del ristorante, ti proporrei di creare un evento del genere “Percorsi di degustazione per i salumi della Maremma insieme al Sassicaia”. Inizia con l’offrire contenuti esplicativi, ad esempio una guida da scaricare.

Certo, questo è solo un esempio, ma mi permette di sottolineare che ad un invito, l’interessato risponde. Il tuo prospect quindi, farà un passo avanti: approfondendo sul sito e scaricando la guida.

Queste interazioni, e la percentuale del loro compimento, sono tracciabili dalla tua piattaforma d’invio e ti consentono di comprendere il grado di interesse dei tuoi destinatari. Scaricare, leggere, partecipare sono azioni che indicano un interesse sullo specifico argomento, in altre parole alte possibilità di chiusura di affari.

Dall’automazione al 1to1 (o quasi). Le prima fasi, fortemente automatizzate, scremano e arricchiscono la base dati, ma quando il segmento di potenziali clienti diventa più specifico, è tempo di elaborare strategie mirate, proposte di vendita su misura.

Nel nostro esempio, potrai invitare le 150 persone che hanno completato il primo funnel ad una serata di degustazione. Ti stai rivolgendo a un target molto selezionato, hai ottime possibilità di riempire la sala e avere una serata di alto livello.

Il tuo auto-responder compierà tutte le azioni necessarie, ma aggiungere un tocco di umanità ora sarà per te molto più facile.

Qualunque sia la tua strategia, c’è una domanda base a cui devi sempre saper rispondere: “perché un cliente dovrebbe scegliere me?“. Questa è una domanda la cui risposta ti deve essere chiara, prima ancora di chiederti chi è interessato ad acquistare. Si pensa spesso di saper rispondere, ma è un esercizio con il quale è opportuno confrontarsi periodicamente, per dare una risposta chiara e differenziante.

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