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10 consigli per l’email marketing turistico, ma non solo

1. Oggetti concisi ed efficaci

Nel progettare una campagna di email marketing ricordate che il primo aspetto che i vostri destinatari noteranno sarà proprio l’oggetto. Mantenetelo breve e ponetevi l’obiettivo di sintetizzare in massimo 40 caratteri gli aspetti più importanti della vostra comunicazione.

Provate ad osservare le tecniche dei vostri concorrenti: considerate ad esempio quali oggetti vi incuriosiscono di più spingendovi a leggere il messaggio ed ispiratevi a queste pratiche anche per la vostra campagna.

Se siete un’agenzia viaggi, non restate vaghi nell’oggetto del vostro messaggio: inserite piuttosto le località che state promuovendo in modo da attrarre maggiormente l’attenzione dei vostri lettori.

2. Testi fluidi e dinamici

Anche il testo del vostro messaggio non dovrebbe essere particolarmente lungo.  Generalmente l’attenzione di chi riceve un’email promozionale è discontinua e suscettibile: il lettore medio non leggerà con ordine la vostra comunicazione, ma percorrerà visivamente i blocchi di contenuto dell’email appena ricevuta. Solo se il suo occhio verrà rapito da un argomento di suo interesse, allora si premurerà di leggere l’intera comunicazione.

Provate inizialmente a scrivere il vostro messaggio esattamente come è scritto nella vostra mente. Quindi sfidatevi a togliere un certo numero di parole in base alla lunghezza di questa prima stesura, continuando a mantenere il senso e i punti cardine del testo. Ricordate sempre che chi vi leggerà utilizzerà una scansione degli argomenti simili a uno zapping visuale : suddividete in paragrafi e non scrivetene mai di troppo lunghi.

L’ambito del turismo si basa su anche su forti componenti emozionali. In questo caso quindi l’uso di fotografie non è controproducente, al contrario esso consente di delegare buona parte dei significati all’immaginazione di ogni lettore.

3. Essere interessanti

Una volta superato lo scoglio del primo messaggio, in cui ci si presenta e ci si fa conoscere, la sfida per gli operatori del marketing è quella di mantenere i lettori attivi ed interessati. Perché questo accada e per non incorrere in una serie di disiscrizioni, occorre assicurarsi che il contenuto di ogni email abbia un valore per i destinatari.

Provate a fornire incentivi non necessariamente legati alla vostra attività. Oltre a un coupon di sconto, potrete ad esempio offrire consigli utili per il turismo nella vostra zona, ricette tipiche o altri tipi di risorse.

Se siete un’associazione culturale volta a promuovere gite ed itinerari, corredate la vostra offerta commerciale da brevi spunti per approfondire le peculiarità  della vostra proposta.

 

4. Non solo vendite, ma anche branding

L’obiettivo delle vostre campagne non deve concentrarsi esclusivamente sulle conversioni di tipo economico. Conquistare, generare interesse e mantenere soddisfatto il proprio target, nel lungo periodo risulta più redditizio di una grossa vendita immediata. Gesti apparentemente limitati come il download di una brochure di viaggi o la compilazione di un form per maggior informazioni possono fornire grandi risultati.

Provate a invitare i vostri destinatari non ad acquistare i vostri servizi, ma a provarli attraverso una demo o una dimostrazione gratuita. Il risultato auspicabilmente sarà quello di ottenere una lead qualificata che potrà influenzare altri consumatori.

Se possedete un albergo contattate i vostri ospiti qualche giorno dopo il termine del loro soggiorno. Chiedete loro di rispondere a un breve sondaggio in merito alla loro soddisfazione, ovviamente tenetevi pronti a gestire il feedback con le modalità più opportune e sincere.

5. Tracciare e analizzare tutto

Per poter quantificare il successo della vostra campagna di email marketing, dovete imporvi di controllare i tassi di apertura, le percentuali di bounce e naturalmente il click trough rate. In questo modo potrete discernere cosa ha funzionato e cosa no. La piattaforma per l’invio deve supportare questo genere di reportistica, se così non fosse l’analisi dei risultati risulterebbe parziale e limitata, impedendovi di correggere il tiro con le successive azioni.

Ottimizzate la pianificazione: tracciate un benchmark preciso degli obiettivi che intendete raggiungere. A fine campagna confrontatelo con i risultati.

Sfruttate lo strumento di monitoraggio per valutare ogni aspetto della vostra campagna: se ad esempio avete ricevuto molti clic sul programma di un evento, ma pochi sulla conferma di partecipazione, analizzate quest’ultima fase per comprendere quale aspetto non permette la conversione.

6. Non sparate nel mucchio

Non inviate campagne non targetizzate. Costruite una relazione con i vostri clienti abituali e rinforzate la vostra audience integrandola con database profilati e autorizzati come quello fornito da Bancomail. Scegliete destinatari compatibili con il vostro messaggio di volta in volta: più rilevante il contenuto sarà per il destinatario, più possibilità di successo si presenteranno.

Provate a utilizzare le funzionalità di reportistica offerte dalla vostra piattaforma di invio per comprendere meglio il vostro target. Conoscendo precisamente quanti e quali link sono stati cliccati, potrete circoscrivere l’area di interesse maggiormente feconda.

Utilizzate queste informazioni per segmentare il vostro database in base all’interesse dimostrato e alle azioni compiute di campagna in campagna. Potete inoltre chiedere alla vostra audience di completare un sondaggio che vi dia modo di sondare le loro preferenze su determinate tematiche.

7. Rispettate il limite

Non spammate i vostri clienti: accertatevi di non scriver loro troppo frequentemente. Ricevere molte email dallo stesso mittente in un intervallo di tempo può essere seccante. Con invii troppo frequenti invaliderete l’effetto novità e diminuirete certamente l’attenzione che il destinatario vorrà prestarvi.  L’esperienza vi insegnerà come ottenere il miglior bilanciamento tra un alto tasso di aperture/letture e una bassa percentuale di disiscrizioni.

Provate a segmentare il vostro database in gruppi sulla base di diverse tassonomie: prodotto, interessi o posizione geografica. In questo modo potrete inviare campagne  targettizzate a differenti audience sfruttando lo stesso momento o dilazionando le spedizioni. Una corretta suddivisione dei contatti impedirà di inviare comunicazioni doppie o non interessanti ai vostri contatti.

Compilate sempre uno storico di quali campagne sono state inviate e a quali destinatari: con un sistema di rotazione di settimana in settimana riuscirete a dare voce ai vostri argomenti senza assillare il vostro target, mantenendo però un ciclo di comunicazione costantemente attivo.

8. Database in crescita

Non aspettatevi che il vostro database cresca miracolosamente in totale autonomia! Ottenere l’opt-in di nuovi potenziali clienti è un processo impegnativo e un obiettivo necessario da perseguire ininterrottamente.

Far crescere senza sosta il proprio database è un modo estremamente conveniente ed efficace per conversare con i propri clienti. Questa capacità di dialogo vi darà una spinta nel costruire relazioni forti e favorire il posizionamento del vostro brand.

Sforzatevi nel raccogliere indirizzi email ogni qualvolta vi è possibile – telefonate, incontri in presenza, eventi . Attivate modalità di routine per la raccolta quali l’inserimento di una form sul vostro sito o l’aggiunta dell’indirizzo al CRM in seguito a contatti commerciali. Inoltre alimentate la vostra diffusione con campagne virali mirate, ad esempio “inoltra questa email a cinque persone per ottenere…”.

Se al database già targetizzato e fidelizzato, vorrete aggiungere un target business per operazioni di marketing B2B, allora chiedeteci qui cosa vi serve.

Gli albergatori hanno un potenziale database in costante e spesso esponenziale crescita. Si tratta di un piccolo “tesoro” talvolta sconosciuto a chi lo ha a portata di mano. L’ambiente inoltre facilita il contatto diretto e continuativo particolarmente adatto alla creazione di rapporti più confidenziali.

9. Il design è supporto alla lettura

Un buon design è certamente in grado di esaltare il marchio e i contenuti, creando un percorso di lettura funzionale non solo all’usabilità, ma anche alla generazione del significato. Occorre  però tenere sempre a mente i limiti che il design di un’email porta con sé tra cui la semplicità/leggibilità del messaggio, la pulizia del codice e il peso complessivo dell’email.

Scegliete un tema adeguato ai vostri contenuti, poiché questo comunicherà visivamente ai vostri lettori il taglio della newsletter e dunque il tipo di attenzione richiesta. Posizionate in alto il primo contenuto che volete venga letto (sia esso testuale o trasmesso sotto forma di immagine): con buona certezza gli verrà data attenzione, inoltre sarà visibile anche attraverso il riquadro di anteprima del client di lettura.

Considerate di connotare graficamente il messaggio in base al contenuto: in questo caso suggerire un’atmosfera messicana o greca in linea con la vostra proposta turistica non sarà un azzardo kitsch, ma un modo simpatico per coinvolgere il lettore.

10. Non inviate email senza prima testarle

Un’email visualizzata scorrettamente, si riflette negativamente sui risultati della campagna. Inviate sempre almeno un messaggio di test per determinarne la funzionalità sui maggiori client e sulle più diffuse webmail.

Ottimizzate la pianificazione: create una base di indirizzi web (yahoo, gmail, hotmail, etc) da utilizzare per i vostri test. Oltre a provvedere autonomamente ai controlli, provate ad inviare la stessa email anche ad un collega che non l’abbia mai vista, osservandola per la prima volta sarà più incline a notare anomalie e difetti.

Se i vostri argomenti trattano il viaggio, è probabile che i vostri lettori vi leggano in mobilità: ricordatevi perciò di testare anche su smartphone e dispositivi mobile.
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