Ogni nuovo inizio è l’occasione per rivalutare l’immediato passato. Così, questo gennaio 2015 cogliamo l’occasione per rivalutare priorità e tipicità dei programmi di Email Marketing.

In un universo sociale popolato dagli algoritmi – di Facebook, Twitter e Google in primo luogo – l’email si impone come unico media di cui l’operatore marketing è realmente in possesso. L’unico media del quale detiene l’esatto controllo su contenuti, frequenza e personalizzazione.

Uscite di scena

To trigger, not to broadcast

Per la maggior parte dei brand, le DEM di tipo broadcast – cioè inviate una sola volta a tutta la lista – rappresentano la maggior parte dei messaggi inviati. Tuttavia, la loro influenza sul ROI sta lentamente perdendo quota, rimpiazzata e amplificata dalla revenue generata dalle triggered email.

Email taglia unica

Sappiamo quante email gli utenti ricevono oggigiorno, sebbene da un punto di vista privilegiato, siamo utenti anche noi stessi perciò conosciamo molto bene le caratteristiche del nostro livello di attenzione. Emerge quindi il bisogno crescente di popolare ogni email inviata con contenuti personalizzati, adatti al lettore che sta leggendo il messaggio. Ciò avviene attivando non solo la personalizzazione base, ma anche contenuto dinamico, contenuto live e una sorta di intelligenza predittiva, di cui parleremo a breve. Il 2015 sarà l’anno in cui si passerà ufficialmente dal bulk mailing indifferenziato al bulk  mailing personalizzato.

Così come è alto il rischio di inviare un contenuto non adatto al lettore, è altrettanto alto il rischio di comunicare troppo con un certo utente. Differenti lettori infatti hanno una diversa tolleranza alla frequenza di email ricevute dallo stesso mittente. Anche in questo caso dunque occorre personalizzare, collezionando dati utili a comprendere l’interazione utente-messaggio per segmentare gli invii su una frequenza opportuna per ogni utente.

Utile in questo genere di analisi è la programmazione di speciali email per gli utenti inattivi che permetta loro di configurare personalmente la frequenza desiderata.

Nuovi Trend

Analisi Predittiva

Utilizzare un’intelligenza predittiva per consegnare contenuti e raccomandazioni personalizzate è uno dei modi più efficaci per utilizzare i Big Data già in possesso della tua azienda.

Puoi utilizzare questa metodologia non solo per la consegna di newsletter periodiche, ma anche per azioni transazionali o triggered. Usala ad esempio per l’abbandono del carrello o per suggerimenti di acquisto  basati sulle precedenti azioni.

Responsive Design

Mentre una porzione significativa di operatori sta già utilizzando semplici tecniche di design orientate al mobile – come usare una sola colonna per il contenuto, aumentare il font e spaziare maggiormente gli elementi fra di loro, le tecniche più sofisticate di design responsive – come il posizionamento dinamico a seconda del device di lettura in uso – sono scelte solo da una minoranza di operatori del Marketing.

E’ però fenomeno recente la diffusione di web app nelle piattaforme di invio più conosciute. Grazie a questi tool che rendono la creazione di layout mobile ready un’operazione semplice e veloce, sempre più brand stanno virando i loro layout verso il mobile. Aspetto certamente apprezzato dal numero crescente di utenti che interagisce sfavorevolmente con layout desktop centrici.

Un aiuto viene anche da Google che ha annunciato che proprio nel 2015 introdurrà il supporto alle media queries nei prodotti Gmail.

#subjectlines

Conosciamo bene l’importanza dell’oggetto: anche con email ancora chiuse, consente di veicolare una call to action. Usare hashtag nei propri oggetti permette di avvalersi di un’estrema sintesi per delineare il contenuto chiave del messaggio, inoltre predispone il lettore ad un approccio social.